La cattedrale di Notre-Dame è andata a fuoco il 15 aprile 2019, causando la distruzione del tetto, della guglia e danni interni. Il mondo intero è rimasto sconvolto da questo tragico evento, ma da allora il processo di ricostruzione è stato avviato. Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso il restauro della cattedrale entro il 2024, in tempo per le Olimpiadi di Parigi. Tuttavia, ci sono stati alcuni ostacoli lungo il percorso.
La pandemia di Covid-19 e la morte del capo dei lavori hanno rallentato i progressi del restauro. Nonostante questo, la navata della cattedrale sarà aperta al pubblico il 8 dicembre 2023. Ciò non significa che i lavori siano completamente terminati, infatti, alcune parti della cattedrale richiederanno lavori fino al 2028.
Una data importante nel calendario di restauro è il 15 aprile 2024, che segna l’anniversario dell’incendio. In questa data speciale, la nuova guglia sarà installata, simbolo di speranza e rinascita per il popolo francese.
La ricostruzione della cattedrale avverrà identica all’originale, ma saranno utilizzate tecnologie moderne per prevenire incendi e migliorare l’efficienza energetica. Questo è un aspetto importante, poiché si vuole evitare che eventi simili possano accadere in futuro.
Il processo decisionale e la gestione dei fondi per il restauro sono stati complessi, coinvolgendo donatori internazionali e miliardari. È stato necessario trovare un equilibrio tra la conservazione dell’aspetto storico e l’utilizzo di tecniche moderne.
Tuttavia, non tutto è stato facile. L’architetto a capo del progetto ha espresso frustrazione per la burocrazia e le restrizioni attuali rispetto alla costruzione medievale. Ci sono state difficoltà nel trovare un punto di equilibrio tra tradizione e innovazione.
Nonostante i ritardi e le sfide, il completamento del restauro avverrà gradualmente nel corso degli anni. Notre-Dame non sarà completamente riaperta nel prossimo futuro, ma la cripta archeologica della cattedrale è aperta al pubblico con una mostra gratuita sui lavori di restauro. Una possibilità per i visitatori di immergersi nell’affascinante processo di ricostruzione di questo simbolo architettonico.

“Travel aficionado. Incurable bacon specialist. Tv evangelist. Wannabe internet enthusiast. Typical creator.”