Rimbalzo delle Borse Europee dopo le tensioni tra Israele e Hamas
Le Borse europee sono rimbalzate dopo le recenti tensioni causate dall’attacco di Hamas a Israele e la risposta di Tel Aviv. Milano, Parigi e Francoforte hanno guadagnato rispettivamente il 2,3%, il 2,01% e l’1,95%. Settori come auto, banche e tecnologia sono stati più interessati dal rimbalzo.
I prezzi del petrolio sono rimasti stabili, mentre il gas naturale ha raggiunto i 47 euro al megawattora. Questo suscita preoccupazione per le politiche monetarie delle banche centrali e per le dichiarazioni recenti dei membri della Federal Reserve statunitense.
La Cina, nel tentativo di rilanciare l’economia, sta considerando l’emissione di 1 triliardo di yuan (137,1 miliardi di dollari) di debito sovrano. Nel frattempo, Wall Street ha mostrato segnali positivi, con i rendimenti dei titoli del Tesoro ai minimi da marzo.
Raphael Bostic della Fed di Atlanta ha dichiarato che non ritiene necessario aumentare ulteriormente i tassi d’interesse, mentre Christine Lagarde della Banca Centrale Europea ha sostenuto che per affrontare le sfide globali è necessaria la stabilità dei prezzi.
In Italia, invece, si riscontrano timori sulla crescita economica e sulla tenuta dei conti pubblici. Nonostante ciò, l’azienda di telecomunicazioni Tim ha registrato un rimbalzo a Piazza Affari, seguita da Nexi e Bper.
Infine, va segnalato che lo spread tra il Bond del Tesoro italiano (BTp) e il Bond tedesco (Bund) è sceso sotto i 200 punti. Inoltre, l’euro si è rafforzato rispetto al dollaro e al yen, con un rapporto dollaro-yen di 148,717.