Numerosi casi di annegamento sono stati registrati durante questa estate in Italia, sia nei laghi che nei fiumi. Le acque dolci dei laghi, infatti, offrono meno galleggiabilità rispetto alle acque salate del mare. È importante fare attenzione ai mulinelli e alle correnti presenti nei laghi, soprattutto per chi trascorre molte ore esposto al sole.
Secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima), da maggio ad oggi sono stati contati oltre 20 decessi per annegamento nelle acque italiane. Tra le vittime più recenti ci sono una bambina di 11 anni annegata nel lago di Como e un ragazzo di 20 anni trovato morto nel lago di Bolsena dopo un tuffo da un pedalò.
L’Sima ha anche evidenziato come ogni anno in Italia muoiono annegate circa 400 persone, di cui il 10% in laghi e fiumi. Questi dati evidenziano la necessità di prestare attenzione quando ci si avvicina a queste acque dolci, poiché le temperature sono più basse rispetto al mare, con una differenza di circa 10 gradi.
È fondamentale essere consapevoli dei rischi e prendere le precauzioni adeguate quando si trascorrono delle giornate presso i laghi italiani. Le autorità stanno promuovendo iniziative di sensibilizzazione per prevenire ulteriori tragedie. Indossare giubbotti salvagente e prestare attenzione alle bandiere che segnalano la pericolosità delle condizioni del mare sono solo alcune delle misure consigliate.
La consapevolezza dei pericoli e delle regole di sicurezza in acqua è fondamentale per evitare incidenti e tragedie che potrebbero essere facilmente prevenute. Le vacanze estive sono un momento di svago e relax, ma è importante non abbassare la guardia quando si è vicino a corsi d’acqua o laghi. La prudenza dovrebbe essere sempre di primaria importanza per garantire la sicurezza dei bagnanti di tutte le età.