Nuove milizie private stanno emergendo dopo la morte dello “chef di Putin”
Dopo la morte del famigerato leader della compagnia di mercenari russa Wagner, Alexander Prochurov, anche conosciuto come lo “chef di Putin”, si sta assistendo ad una proliferazione di nuove milizie private in Russia. Nonostante la Wagner sia stata coinvolta in azioni militari in Ucraina in passato, sembra che il loro ruolo si sia spostato verso il Medio Oriente e l’Africa, dove rimangono comunque strategici per gli interessi russi.
La disputa sul controllo della compagnia di mercenari si concentra sulla nomina del nuovo leader, ruolo che è stato assegnato ad Andrej Troshev, un veterano della Wagner e fedele a Putin. Tuttavia, molte altre formazioni private stanno cercando di assumere uomini dalla Wagner, come ad esempio la Redut e la Convoy.
Parallelamente, gruppi come Sokol e Sokol 2, finanziati da importanti figure come l’imprenditore Oleg Deripaska, sembrano essere operativi all’interno delle strutture militari regolari, lavorando in sinergia con l’esercito russo.
Allo stesso tempo, il potente leader ceceno Ramzan Kadyrov sta tentando di formare gruppi che si autoproclamano “TikTok”, i quali, tuttavia, appaiono essere visibili solamente sui social media e non si conosce la loro effettiva operatività sul campo.
Infine, una particolare situazione di conflitto si sta verificando nella città ucraina di Bakhmut, dove un gruppo di ultras di squadre di calcio locali combatte con l’obiettivo di ottenere l’indipendenza sotto la leadership di Stanislav Orlov.
La Wagner risulta coinvolta in importanti operazioni in Siria, Libia e in vari paesi africani, il che ne conferma l’influenza e l’importanza strategica nell’agenda geopolitica russa.
Questi sviluppi sono stati accuratamente monitorati dagli esperti, che hanno sottolineato come le milizie private stiano diventando sempre più rilevanti nella geopolitica contemporanea, offrendo opzioni più flessibili ed elusive rispetto all’impegno di truppe regolari. Resta da vedere come questa nuova dinamica influenzerà gli equilibri di potere in Medio Oriente, in Africa e oltre.

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