Il presidente uscente Arno Kompatscher è al sicuro: rieletto dall’assemblea, la sua posizione non è a rischio. Il Consiglio provinciale di Bolzano, nel frattempo, sarà composto da rappresentanti di 12 diverse formazioni politiche. Tuttavia, la Südtiroler Volkspartei, il principale partito dei parlanti di madrelingua tedesca dell’Alto Adige, ha subito una netta diminuzione dei voti rispetto a cinque anni fa. Al contrario, i movimenti secessionisti tirolesi, come i seguaci di Eva Klotz e la lista Jwa, hanno ottenuto un notevole successo elettorale. La formazione della giunta è un ostacolo, poiché è necessaria una maggioranza di 18 consiglieri, di cui almeno uno deve essere italiano. La Svp potrebbe accettare l’ingresso di Fratelli d’Italia nella giunta, allo scopo di formare una coalizione di centrodestra. Tuttavia, un’alternativa potrebbe essere l’apertura verso i Verdi, il Team K, il Partito Democratico e le liste civiche. L’affluenza al voto dei cittadini di madrelingua italiana è stata bassa, penalizzando i risultati di Fratelli d’Italia e della Lega. Grazie a ciò, il Movimento 5 Stelle non è stato rieletto nel Consiglio provinciale. La partita per la formazione di una maggioranza è ora nelle mani della Svp, nonostante le dimissioni in odore del segretario Philipp Achammer.

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