Una giovane donna di 31 anni, Etleva Bodi, è stata brutalmente assassinata dal marito a Savona. Il tragico evento ha avuto luogo presso la loro abitazione, mentre i quattro figli della coppia, tutti ancora minorenni, dormivano nelle stanze vicine. Etleva, inizialmente ricoverata in coma all’ospedale San Paolo di Savona, non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate e i medici hanno purtroppo dovuto dichiararne il decesso.
Le prime ricostruzioni della tragica vicenda suggeriscono che la discussione tra marito e moglie abbia preso una piega estremamente violenta, culminando nel momento in cui il marito ha strangolato Etleva. Pertanto, Selami Bodi è stato immediatamente arrestato e ora è accusato di omicidio aggravato e violenza coniugale. Gli inquirenti attualmente stanno raccogliendo ulteriori prove per determinare con precisione i motivi che hanno portato a questa tragedia e se vi siano altri fattori da considerare.
È importante notare che non risultano precedenti penali né segnalazioni di violenze precedenti tra la coppia. Questo triste episodio di femminicidio sottolinea l’emergente problema della violenza domestica all’interno del paese. Il femminicidio è diventato un fenomeno sempre più frequente, che richiede misure concrete per proteggere le donne dalle aggressioni e garantire un sistema giuridico che sia in grado di affrontare e prevenire tali crimini.
I quattro figli della coppia sono stati affidati a uno zio, che si prenderà cura di loro nel difficile periodo che segue questa tragedia. La comunità locale si è stretta attorno alla famiglia, offrendo sostegno e solidarietà in questo momento di dolore immenso.
La vicenda di Etleva Bodi è solo l’ennesimo caso di femminicidio che colpisce il nostro paese. È fondamentale che l’opinione pubblica si mobiliti per combattere questa piaga sociale e che le istituzioni si impegnino a garantire protezione e giustizia per le vittime. Solo attraverso un impegno collettivo, possiamo sperare di porre fine a questa violenza inaccettabile e offrire un futuro di sicurezza alle donne della nostra società.

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