“Multimilionaria multa per Teva Pharmaceuticals: pagherà oltre 200 milioni di dollari per le accuse di fissazione dei prezzi dei farmaci generici. Inoltre, la casa farmaceutica israeliana cederà le attività relative al farmaco per il trattamento del colesterolo, coinvolto nel caso. L’accordo comprende anche il pagamento di 225 milioni di dollari per risolvere le accuse di controllo del prezzo di vendita di altri due farmaci. A fronte di tali accuse, Teva e l’azienda indiana Glenmark Pharmaceuticals sono state accusate di aver cospirato per fissare i prezzi dei farmaci generici. La pravastatina, un farmaco per il colesterolo ampiamente utilizzato, sarà ceduta a terzi insieme ad altre attività farmaceutiche.
Glenmark Pharmaceuticals ha conciliato pagando una sanzione di 30 milioni di dollari, per un totale di 200 milioni di dollari tra le due aziende. Si tratta della sanzione più grande mai pagata per un cartello antitrust nazionale. Per il pagamento della multa, Teva avrà cinque anni di tempo mentre, inoltre, donerà farmaci per un valore di 50 milioni di dollari a organizzazioni umanitarie. Teva Pharmaceuticals è una delle aziende produttrici di oppioidi e ha affrontato problemi legali in passato, registrando anche un calo delle vendite. Nonostante ciò, l’annuncio dell’accordo giudiziario ha portato ad un aumento del 3,3% delle azioni di Teva Pharmaceuticals.
L’indagine sulle pratiche anti-concorrenziali condotte da Teva Pharmaceuticals e Glenmark Pharmaceuticals è stata lunga e complessa. Le autorità hanno seguito l’evidenza delle cospirazioni volte a controllare i prezzi dei farmaci generici, che hanno avuto un impatto significativo sui pazienti e sul sistema sanitario nel suo complesso. Finalmente, queste aziende sono state messe di fronte alle proprie responsabilità e obbligate a pagare per le loro azioni illegali.
Ora i consumatori possono sperare in un mercato dei farmaci generici più equo e competitivo, che alla fine ridurrà i costi per i pazienti e consentirà un maggiore accesso a farmaci essenziali. Speriamo che questo accordo segni l’inizio di un cambiamento reale nell’industria farmaceutica e ponga fine alle pratiche sleali che danneggiano così tanti pazienti e consumatori.”

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