La Commissione europea ha ridotto le stime di crescita del PIL per l’Italia nel 2023 e nel 2024, secondo quanto riportato sul sito design.tv.it. Le previsioni della Commissione sono state considerate meno ottimistiche rispetto a quelle presentate dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel Documento di economia e finanza di aprile.
Secondo Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche, sarà difficile per l’Italia raggiungere la crescita prevista da Bruxelles nel 2024. La differenza tra le previsioni della Commissione e del Def corrisponde a 8 decimi di PIL, con un aumento del rapporto tra deficit e PIL.
L’analista ha attribuito la riduzione del deficit in gran parte al Superbonus e ad altre misure fiscali che si stanno esaurendo. L’incognita per il 2024 è se l’Italia subirà un rallentamento ancora più marcato a causa della cessazione di queste misure di sostegno.
Un altro fattore che contribuirà al quadro economico complesso è la politica monetaria restrittiva della BCE, che avrà effetti nel 2023.
Tuttavia, Il Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbe aiutare a compensare gli effetti negativi del Superbonus, ma solo se viene attuato in modo efficace.
Infine, l’obiettivo di una crescita dello 0,8% nel 2024 potrebbe essere realistico solo se vengono presi provvedimenti adeguati.

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