Un nuovo studio ha rivelato che un quarto delle persone vanifica i benefici di una dieta sana mangiando spuntini di scarsa qualità, mettendo così a rischio il peso e la salute. Il 95% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di mangiare fuori pasto una media di 2,28 “spezzafame” al giorno. Tra gli snack più consumati vi sono bevande, caramelle, biscotti, noci e semi, frutta, patatine, pane, formaggio e burro, torte e crostate e barrette di muesli o cereali.
In particolare, dolci e torte, cereali per la colazione, gelati e dessert congelati a base di latte, ciambelle e pasticcini, caramelle, biscotti e brownie, nonché noci e semi, contribuiscono maggiormente all’assunzione totale di energia giornaliera. Le linee guida per una corretta alimentazione indicano di consumare cinque pasti al giorno, compresi due spuntini. Tuttavia, la qualità degli snack risulta essere più importante dell’abitudine di fare uno spuntino, poiché coloro che optano per snack di alta qualità hanno maggiori probabilità di mantenere un peso sano e una migliore salute metabolica.
Gli snack di scarsa qualità, che sono poveri di fibra ma ricchi di grassi, zuccheri e sale, possono aumentare il rischio di problemi cardiometabolici, insulino-resistenza e aumento di peso. Inoltre, fare uno spuntino dopo le 21 sembra essere associato a un peggioramento dei parametri ematici rispetto ad altri momenti della giornata.
Un sano spuntino dovrebbe corrispondere al 5-10% del fabbisogno giornaliero e si possono scegliere opzioni come yogurt e muesli, frutta fresca e secca, pane o cracker con un velo di burro e marmellata, un cubetto di formaggio stagionato con miele, latte e qualche biscotto. È di fondamentale importanza scegliere cibi nutrienti che soddisfino l’apporto giornaliero di vitamine e minerali, evitando snack poco salutari che possono compromettere il benessere generale.