“Nessun pesce proveniente dal Giappone viene importato nei mercati all’ingrosso italiani. I ristoranti giapponesi in Italia si approvvigionano dai mercati italiani. Solo il 40% del consumo di pesce in Italia passa dai mercati all’ingrosso, mentre solo il 20% è pescato nel nostro Paese. L’Italia ha importato quasi 1,2 milioni di tonnellate di pesce nel 2021, per un valore di 6,2 miliardi di euro. Le principali specie importate sono il salmone, la trota e il tonnetto iridato. La Spagna è il principale fornitore di pesce per l’Italia, seguita dai Paesi Bassi, dalla Svezia e dalla Danimarca. Dal Giappone, l’Italia importa solo una quantità minima di pesce, principalmente filetti di tonno congelati. Il Giappone non è la prima fonte di importazione di tonno per l’Italia o per l’UE. L’Italia esporta tonno rosso di qualità in Giappone, e l’annuncio dello sversamento delle acque radioattive di Fukushima potrebbe aumentarne il prezzo del 20%. Le etichette dei prodotti ittici devono obbligatoriamente indicare la provenienza del pesce. Le zone da tenere d’occhio sono l’Oceano Pacifico nord-occidentale e centro-occidentale, potenzialmente interessate dalla contaminazione.”
“Il mercato ittico italiano: importazioni e provenienza del pesce”
Nel mercato ittico italiano, nessun pesce proveniente dal Giappone viene importato. Secondo recenti dati, i ristoranti giapponesi in Italia si approvvigionano dai mercati italiani. È interessante notare che solo il 40% del consumo di pesce in Italia passa attraverso i mercati all’ingrosso, mentre solo il 20% del pesce consumato nel nostro Paese è pescato localmente.
Nel corso dell’anno 2021, l’Italia ha importato circa 1,2 milioni di tonnellate di pesce, per un valore di 6,2 miliardi di euro. Le principali specie importate sono il salmone, la trota e il tonnetto iridato. Tuttavia, il Giappone non figura tra i principali fornitori di pesce per l’Italia. Al contrario, la Spagna si posiziona al primo posto, seguita dai Paesi Bassi, dalla Svezia e dalla Danimarca.
Dal Giappone, l’Italia importa solo una quantità minima di pesce, principalmente filetti di tonno congelati. È importante sottolineare che il Giappone non rappresenta la principale fonte di importazione di tonno per l’Italia o per l’Unione Europea nel suo complesso.
Al contrario, l’Italia esporta tonno rosso di alta qualità in Giappone. Tuttavia, l’annuncio dello sversamento delle acque radioattive di Fukushima potrebbe avere delle ripercussioni sul prezzo del tonno esportato, stimandone un aumento del 20%.
Per garantire la trasparenza verso i consumatori, le etichette dei prodotti ittici devono indicare obbligatoriamente la provenienza del pesce. È importante tenere d’occhio le zone geografiche dell’Oceano Pacifico nord-occidentale e centro-occidentale, poiché potrebbero essere potenzialmente interessate dalla contaminazione.
In conclusione, non sono importati pesce proveniente dal Giappone nei mercati all’ingrosso italiani. La Spagna è il maggiore fornitore di pesce per l’Italia, seguita da altri Paesi europei. L’Italia importa solo una quantità minima di pesce dal Giappone, principalmente filetti di tonno congelati. Allo stesso modo, il Giappone non rappresenta la principale fonte di importazione di tonno per l’Italia. Tuttavia, l’Italia esporta tonno rosso di alta qualità in Giappone, e l’annuncio dello sversamento delle acque radioattive di Fukushima potrebbe influire sul prezzo di tale prodotto. Infine, è fondamentale che le etichette dei prodotti ittici riportino la provenienza del pesce, con particolare attenzione alle zone potenzialmente interessate dalla contaminazione.

“Social media scholar. Reader. Zombieaholic. Hardcore music maven. Web fanatic. Coffee practitioner. Explorer.”