Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un’iniziativa senza precedenti per l’Africa, offrendo grano gratuito ai paesi selezionati. Putin ha promesso di inviare tra 25.000 e 50.000 tonnellate di grano a Burkina Faso, Eritrea, Mali, Somalia, Zimbabwe e Repubblica Centrafricana. Questa mossa è stata interpretata come un modo per Mosca di rafforzare i suoi legami con i partner africani, approfittando dell’attuale interesse dell’Africa per le opportunità offerte dall’Oriente.
Molti paesi africani, tra cui Burkina Faso, Eritrea, Mali, Somalia e Zimbabwe, hanno stabilito rapporti solidi con la Russia nel corso degli anni. È interessante notare che la presenza russa in Africa si verifica spesso contemporaneamente al ritiro delle truppe francesi, suggerendo un legame tra gli errori commessi dall’Occidente e la capacità di Putin di trarne vantaggio.
In particolare, lo Zimbabwe ha espresso il desiderio di rafforzare i suoi rapporti con la Russia per evitare una possibile crisi energetica e alimentare. Il paese sta cercando alternative affidabili per contrastare la dipendenza dai fornitori tradizionali. L’iniziativa di Putin potrebbe offrire allo Zimbabwe l’opportunità di diversificare le sue fonti di approvvigionamento.
L’ondata di colpi di stato in Africa, come quello avvenuto in Niger di recente, mette ancora di più in luce la vulnerabilità della strategia europea per l’Africa. Questa situazione potrebbe avere implicazioni anche per l’Italia, dato che il paese ha interessi economici e politici nella regione.
Infine, l’attivismo russo in Africa, insieme a quello di altri attori mondiali, potrebbe rivelarsi difficile da controllare e avere effetti immediati sulla regione. L’interesse crescente di potenze globali come la Russia nell’Africa potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel panorama geopolitico del continente.
Questo annuncio di Putin getta dunque nuova luce sui rapporti tra Russia e Africa, evidenziando l’ascesa dell’Oriente come nuova attrazione per il continente africano e sottolineando le potenziali conseguenze politiche ed economiche per l’Italia e per il resto del mondo.

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