A settembre, le imprese italiane hanno cercato 531.000 lavoratori, 7.000 in più rispetto all’anno precedente. Secondo le previsioni, per il periodo settembre-novembre ci sarà un leggero aumento delle assunzioni, che supereranno 1,4 milioni, ovvero un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, il 48% delle imprese che avevano pianificato di assumere ha riscontrato difficoltà nel trovare candidati, con un aumento del 5% rispetto all’anno scorso. Tra le figure professionali più difficili da trovare ci sono attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno, operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni, meccanici artigianali e fabbri ferrai costruttori di utensili.
Le aziende del Nord Est del Paese hanno riscontrato maggiori difficoltà nel reperire personale rispetto alle regioni del Sud, alle Isole e al Centro del Paese. I contratti a tempo determinato rappresentano il 53,4% delle assunzioni, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (108.000) e dai contratti di somministrazione (57.000).
I settori dei servizi alle persone e della logistica hanno registrato un aumento della domanda di personale, mentre il commercio e il turismo mostrano ancora maggiori incertezze. Interessante notare che l’utilizzo di manodopera straniera è aumentato, passando da 95.000 ingressi nell’anno precedente a 108.000 attuali, rappresentando il 20,4% delle entrate totali. I settori che maggiormente ricorrono alla manodopera straniera sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone, il trasporto, la logistica e il magazzinaggio, le industrie metalmeccaniche e l’alimentare.
Questi dati evidenziano le sfide che le imprese italiane devono affrontare nel trovare personale qualificato, nonostante l’aumento delle opportunità di lavoro. La mancanza di candidati adatti e qualificati ha portato molte aziende a rivedere le proprie strategie di reclutamento, inclusa l’apertura all’assunzione di lavoratori stranieri. La situazione potrebbe spingere il governo a prendere in considerazione misure per favorire la formazione e l’inclusione professionale dei giovani, al fine di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.

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