Il vicepremier italiano ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema dell’immigrazione clandestina non solo in Italia, ma anche in altri paesi che stanno affrontando crisi preesistenti e emergenti. In un’intervista rilasciata di recente, ha evidenziato il ruolo cruciale della Tunisia nella gestione del flusso migratorio, ma ha anche evidenziato alcune difficoltà incontrate da questo paese.
Secondo il vicepremier, paesi come Afghanistan, Pakistan, Sudan, Costa d’Avorio, Guinea, Burkina Faso e Niger stanno affrontando profonde difficoltà che spingono le persone a cercare nuove vie di fuga. In questo contesto, la Tunisia assume un ruolo importante poiché rappresenta un punto di ingresso per molti migranti che cercano di raggiungere l’Europa.
Tuttavia, il vicepremier ha sottolineato che la Tunisia sta affrontando due principali problemi. Innanzitutto, sono i finti pescherecci che partono dalla vicina Libia, un paese che vive una situazione di instabilità politica e sociale. Queste imbarcazioni ingannevoli mettono a rischio la vita dei migranti che cercano di raggiungere le coste italiane.
Inoltre, il vicepremier ha evidenziato la scarsità di mezzi e personale da parte delle autorità tunisine per intervenire efficacemente nella gestione dell’immigrazione. Per affrontare questa situazione, ha proposto l’applicazione e, se possibile, l’implementazione di un memorandum europeo che destinerebbe 100 milioni di euro alla Tunisia.
Secondo il vicepremier, questi fondi potrebbero essere utilizzati per fornire motovedette e altre attrezzature necessarie alla Tunisia per il controllo e la gestione delle operazioni di contenimento dell’immigrazione. Inoltre, guardia di finanza e polizia italiane potrebbero essere messe a disposizione per formare le forze armate tunisine coinvolte in queste operazioni.
L’obiettivo di queste misure sarebbe quello di garantire una gestione più efficace e sicura del flusso migratorio, riducendo i rischi per i migranti e per i paesi di transito. Il vicepremier ha sottolineato che è una questione che riguarda tutti i paesi coinvolti e che richiede un approccio collaborativo ed europeo.

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