Processo di secondo grado a Cassino: nuove testimonianze e verità da scoprire
Nel corso del processo di primo grado che si è tenuto a luglio 2022, il tribunale di Cassino ha smontato le accuse mosse contro i cinque imputati. Tuttavia, la Corte d’Assise romana ha scelto di non accontentarsi di questa decisione, decidendo di ascoltare tutti i consulenti delle parti coinvolte, nonché eventuali nuovi testimonial.
Tra i testimoni convocati, vi è il luogotenente Gabriele Tersigni, a cui il brigadiere Santino Tuzi aveva consegnato delle rivelazioni importanti. Tuzi avrebbe raccontato di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma la mattina del 1° giugno 2001, giorno della sua scomparsa. Questo dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per far luce sull’intera vicenda.
L’accusa, inoltre, ritiene che la testimonianza di Tuzi sia di particolare rilevanza, soprattutto considerando che i giudici avevano scelto di non coinvolgerlo nel processo di primo grado. È evidente che i magistrati vogliano esaminare con attenzione ogni aspetto della vicenda per giungere a una conclusione definitiva.
Antonio Mollicone, zio di Serena, si è detto molto felice della decisione di riaprire il processo. Finalmente, sembra che ci sia la possibilità di scoprire la verità e ottenere giustizia per Serena. Anche il legale della sorella di Serena, Sandro Salera, ha sottolineato quanto sia raro riaprire un processo e ha ribadito l’importanza di accertarsi dell’attendibilità della sentenza di primo grado.
È evidente che questa nuova fase processuale offrirà nuove possibilità per tutte le parti coinvolte. Ora la Corte d’Assise romana si impegnerà a fare luce su quegli elementi che, finora, sono rimasti oscuri. Sarà una battaglia legale importante, ma fondamentale per far prevalere la verità e fare in modo che la giustizia possa essere fatta. Continuate a seguire design.tv.it per gli aggiornamenti su questa importante vicenda.