La Banca Centrale Europea si è impegnata a raggiungere un obiettivo di inflazione del 2% entro il 2025, secondo quanto riportato dagli ultimi resoconti. I tassi d’interesse sono stati aumentati regolarmente di un quarto di punto percentuale dall’estate scorsa, portando il tasso attuale al 4%. Tuttavia, potrebbe essere ancora aumentato nuovamente a luglio. Nonostante gli aumenti dei tassi, secondo Christine Lagarde, presidente della BCE, non si è ancora raggiunto l’effetto desiderato.
L’inflazione è diminuita significativamente dal suo picco del 10,7% registrato nell’ottobre dello scorso anno, arrivando al 5,5% nel giugno 2023. Questo ha portato a un dibattito tra coloro che sostengono ulteriori aumenti dei tassi e coloro che ritengono che il picco dell’inflazione sia stato raggiunto. Tuttavia, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha avvertito che spingere l’economia in recessione per combattere l’inflazione non è una strategia consigliata.
Visco prevede una riduzione significativa dell’inflazione già quest’autunno, quando si prevede un ritorno dei costi energetici ai livelli normali. Infatti, l’inflazione è stata principalmente causata dagli aumenti dei costi delle imprese, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia. Secondo Visco, una volta che i costi energetici torneranno ai livelli normali, l’inflazione diminuirà entro la fine dell’anno.
Inoltre, ci sono buone notizie per coloro che sono interessati a prendere un mutuo. Si prevede infatti che accedere a un mutuo potrebbe diventare meno costoso già a partire da settembre. Questo potrebbe essere un sollievo per le famiglie e le imprese italiane che desiderano acquistare una casa o avviare un’attività.
In conclusione, la BCE si impegna a ridurre l’inflazione al 2% entro il 2025, ma gli attuali aumenti dei tassi d’interesse potrebbero non aver ancora raggiunto l’effetto desiderato. Tuttavia, secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, l’inflazione dovrebbe diminuire già quest’autunno grazie alla normalizzazione dei costi energetici. Inoltre, si prevede una riduzione dei costi dei mutui a partire da settembre, un fattore positivo per famiglie e imprese che desiderano accedere a questa forma di finanziamento.

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