Orsa Amarena uccisa a San Benedetto dei Marsi: la comunità si unisce per proteggere i suoi cuccioli
Ieri sera, un uomo ha spaventosamente ucciso l’orsa Amarena, sparandole con un fucile alla periferia di San Benedetto dei Marsi. Questo atto crudele ha sconvolto gli abitanti della zona e la comunità locale è determinata a fare giustizia per la morte dell’animale.
La Procura di Avezzano ha prontamente aperto un fascicolo contro l’uccisore dell’orsa, che potrebbe affrontare una pena fino a 2 anni di reclusione per il reato di uccisione di animali. Per assicurarsi che non possa nuocere ad altri animali, i carabinieri hanno immediatamente sequestrato le armi da fuoco in suo possesso, poiché l’uomo era legittimato alla loro detenzione.
Le forze dell’ordine sono attivamente impegnate nella ricerca dei due cuccioli dell’orsa, che sono fuggiti spaventati dopo la morte della loro madre. È fondamentale proteggerli e garantire la loro sopravvivenza in un ambiente sicuro.
Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha commentato l’episodio definendolo “grave” e ha assicurato il coordinamento tra le istituzioni per far piena luce sulla vicenda e proteggere i cuccioli rimasti orfani. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso la sua indignazione, definendo l’uccisione dell’orsa un atto gravissimo, e si è dichiarato pronto a costituirsi parte civile contro l’uccisore, dimostrando il massimo impegno nel garantire giustizia per Amarena.
Il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha commentato l’incidente, sottolineando che l’Abruzzo non deve essere un modello in cui atti ignobili come questo possano ripetersi impunemente. Purtroppo, negli ultimi 10 anni, sono stati uccisi 15 orsi nel centro Italia, di cui 3 all’interno dei parchi dell’Abruzzo centrale. È urgente adottare misure più efficaci per la protezione degli animali selvatici e porre fine a questa triste serie di omicidi e abusi.
La morte di Amarena ha scosso profondamente la comunità di Villalago, che aveva accolto l’orsa e i suoi cuccioli nel passato, proteggendoli e offrendo loro un rifugio sicuro. Un testimone oculare ha dichiarato di aver visto la povera orsa poco prima della sua morte e ha sottolineato che era visibilmente più spaventata dagli umani che le si avvicinavano.
Questo tragico episodio richiama l’attenzione sulla necessità di maggiori sforzi per proteggere e rispettare la fauna selvatica che popola il nostro territorio. Speriamo che la morte di Amarena non sia stata vana e che serva da stimolo per una maggiore consapevolezza e azione concreta nella tutela degli animali.

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