Pietrangelo Buttafuoco fornisce un’analisi lucida di “Io Capitano”, il nuovo film di Matteo Garrone, che è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia. Questo film affronta il tema delle tragedie nel Mediterraneo senza alcuna strumentalizzazione sociologica o lotta di classe.
Contrariamente alla narrazione tipica della sinistra riguardo all’emergenza migranti, il film offre un punto di vista più realistico. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono le ONG ad occuparsi principalmente del salvataggio dei naufraghi, ma la Guardia Costiera. Questa forza viene presentata nel film come l’organizzazione che si adopera attivamente per salvare e proteggere le vite umane in pericolo.
Uno degli aspetti più interessanti di “Io Capitano” è che sfugge a qualsiasi ideologia politica, concentrandosi invece sulle vittime dell’emergenza migranti. Invece di raccontare una storia politica o controversa, il film ci mostra la sofferenza e le sfide che le persone affrontano nel tentativo di raggiungere una nuova vita.
Questo diverso punto di vista si fa notare e ha suscitato un grande interesse sul grande schermo. L’audace scelta di raccontare la storia attraverso gli occhi delle vittime ha reso il film molto apprezzato dal pubblico e dalla critica.
Per chi volesse approfondire l’argomento, l’articolo completo sull’analisi di “Io Capitano” di Pietrangelo Buttafuoco è disponibile gratuitamente sulla sezione premium del sito Liberoquotidiano.it.

“Zombie enthusiast. Subtly charming travel practitioner. Webaholic. Internet expert.”