Mercoledì 6 settembre 2023, alle 06:51, si è tenuta la premiere del film “Enea” alla Mostra del Cinema di Venezia. La famiglia Castellitto era presente in completo al red carpet, composta dal padre Sergio, la madre Margaret Mazzantini e i figli Cesare, Maria e Anna. Il protagonista del film è Pietro Castellitto, il primogenito della famiglia, che ha scritto, diretto e interpretato “Enea”. Il film è stato accolto da grandi applausi e viene definito come un’opera originale e ricca di contenuti.
“Enea” è descritto come un gangster-movie senza gangster, una storia di genere senza il genere. Il film tratta temi come l’amicizia, la famiglia, l’avventura, la criminalità e l’amore, mischiando elementi come le Torri Gemelle e i sushi-bar, il delitto dell’Olgiata e l’informazione “deviata”. Il protagonista del film, interpretato da Pietro Castellitto, è un trentenne proprietario di un ristorante alla moda, che si dedica anche al traffico di droga con un amico aviatore. Il cast del film include anche attori come Benedetta Porcaroli, Sergio Castellitto, Chiara Noschese e Cesare Castellitto.
Durante la conferenza stampa, Pietro Castellitto ha scherzato sulla scelta di suo padre nel film, affermando che nessun altro attore avrebbe potuto riprodurre la stessa ironia, tranne forse Adam Driver. Pietro Castellitto ha dichiarato di non avere paura del confronto con il suo secondo film dopo il successo di “I Predatori”, ma si è reso più severo con se stesso alzando l’asticella delle sue aspettative. Il regista non voleva trasmettere un messaggio specifico con “Enea”, ma ha voluto rappresentare il desiderio di sentirsi vivi e le scelte che ne derivano.
Pietro Castellitto ha spiegato che il film racconta un mondo elitario perché il desiderio di vitalità e avventura è comune a tutti i giovani, indipendentemente dalla loro estrazione sociale. Ha inoltre cercato di smentire l’idea comune che le famiglie borghesi creino figli nichilisti. Ha rivelato che viene sempre meno criticato per provenire da una famiglia d’arte, ma se lo fanno gli dà ragione perché i suoi genitori sono importanti.
Alla domanda se suo padre abbia accettato subito di recitare nel film, Pietro Castellitto ha raccontato che ha cercato di evitare di lavorare con suo padre, ma dopo aver scartato un altro attore, ha pensato a lui e lo ha chiamato in piena notte ottenendo la sua disponibilità. Pietro Castellitto ha spiegato che ha scelto degli attori bravi ma poco sfruttati dal cinema come Chiara Noschese e Giorgio Montanini perché gli interessa il percorso che un attore ha fatto, specialmente se ha sofferto. Per lui, il talento nasce dalla personalità.
Secondo Pietro Castellitto, il cinema italiano attuale sta andando molto bene grazie all’ambizione che si sta diffondendo sempre più. Si identifica completamente nella sua generazione e crede che il pensiero che i giovani siano tristi a causa di un futuro incerto sia una falsa affermazione. I giovani vogliono l’avventura.
Quanto alla definizione “La grande bruttezza” che è stata data al suo film, Pietro Castellitto pensa che bisogna moderare tale confronto con il film di Paolo Sorrentino, che è un’icona inimitabile.
Nonostante abbia interpretato Francesco Totti nella serie “Speravo de morì prima”, Pietro Castellitto ha ammesso di non vedere più l’ex calciatore, ma pensa a lui ogni giorno.

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