Una nuova ricerca pubblicata sul Lancet ha confermato il ruolo chiave dell’ipertensione notturna come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Secondo lo studio, l’ipertensione notturna è più pericolosa dell’ipertensione diurna. Gli studiosi hanno confrontato i valori della pressione misurata nelle 24 ore con quelli misurati durante le visite mediche e hanno scoperto che la pressione notturna è più precisa nel predire il rischio di morte per cause cardiovascolari.
Le persone che soffrono di pressione alta di notte sono quindi più esposte a un rischio maggiore di eventi cardiovascolari. La terapia per contrastare l’ipertensione notturna può includere farmaci antipertensivi e altri accorgimenti come prendere i farmaci alla sera. È importante anche distinguere tra diverse forme di ipertensione, come l’ipertensione sostenuta, l’ipertensione da camice bianco e l’ipertensione mascherata.
Si è scoperto che l’ipertensione mascherata è associata a un rischio maggiore, mentre l’ipertensione da camice bianco non rappresenta un rischio aumentato. È interessante notare che la pressione alta di solito non presenta sintomi evidenti, ma può manifestarsi con mal di testa, ridotta tolleranza agli sforzi o bisogno frequente di urinare di notte.
Gli esperti consigliano di misurare la pressione con uno sfigmomanometro e fare un monitoraggio delle 24 ore per confermare il rialzo di pressione. Non esiste un’età precisa per iniziare a controllare la pressione, ma a partire dai 20 anni è consigliabile fare misurazioni annuali. La pressione arteriosa viene considerata normale quando i valori sono inferiori a 140/90 mmHg e ideali per la salute quando sono inferiori a 130/85 mmHg.
Inoltre, la pressione differenziale, ovvero la differenza tra la massima e la minima pressione, è un parametro importante da tenere in considerazione durante il trattamento dell’ipertensione. Infatti, un’elevata pressione differenziale è associata a un maggior rischio cardiovascolare e può indicare un aumento della rigidità delle grandi arterie.
Non esiste una terapia specifica per la pressione differenziale elevata, ma è possibile calibrare il trattamento antipertensivo per mantenere un equilibrio tra la pressione sistolica e diastolica. È quindi fondamentale monitorare attentamente la pressione arteriosa e adottare le misure necessarie per mantenerla sotto controllo.

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