“La tragica storia dell’omicidio della giovane pakistana Saman Abbas, avvenuto a Novellara (Reggio Emilia) tra il 30 aprile e il primo maggio 2021, continua a suscitare sconcerto e indignazione. I familiari della ragazza, compresi i genitori, lo zio e due cugini, sono stati accusati di omicidio e ora si attende il processo per fare luce su questa terribile vicenda.
Recentemente, la Corte d’assise di Reggio Emilia ha autorizzato la restituzione della salma di Saman Abbas alla sua famiglia, consentendo così l’organizzazione dei suoi funerali. Il sindaco di Novellara ha dichiarato che spetterà al fratello della ragazza, Ali Haider, decidere i dettagli dei funerali, mentre il Comune si occuperà delle spese.
È importante sottolineare che Ali Haider non è indagato e non sembrano emergere prove del suo coinvolgimento nell’omicidio o nell’occultamento del cadavere. Le telecamere dell’azienda agricola di Novellara non hanno mai ripreso il fratello coinvolto in attività collegate al delitto. Inoltre, dalle intercettazioni si è appreso che il ragazzo ha ripetutamente chiesto ai genitori informazioni sulle sorti della sorella, ma la madre lo aveva rassicurato dicendogli che li avrebbe raggiunti.
Durante la testimonianza resa di recente davanti ai magistrati, Ali Haider ha mostrato ai genitori le chat tra Saman e il fidanzato, scatenando una lite. Tuttavia, il ragazzo ha spiegato di essere stato costretto a farlo e di essere profondamente pentito. Ha inoltre testimoniato della sua sudditanza e paura verso i familiari, nonché delle indicazioni ricevute su cosa fare e cosa dire agli inquirenti dopo la scomparsa di Saman.
Va sottolineato che la giovane età di Ali Haider, che al momento dei fatti aveva solo 16 anni, esclude una responsabilità penale a titolo di concorso, anche nel caso di eventuali comportamenti omissivi da parte sua.
La comunità di Novellara resta sconvolta da questa terribile vicenda e si unisce al dolore della famiglia di Saman Abbas. Si augura che la giustizia venga fatta e che i responsabili di questo terribile delitto paghino per il loro orribile gesto. La speranza è che nessuna altra famiglia debba mai vivere un dolore simile e che si possano compiere passi significativi nella lotta contro la violenza sulle donne.”
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