– La Cisl ha deciso di non aderire allo sciopero organizzato dalla Cgil e dalla Uil.
– La decisione è stata presa a seguito di un confronto interno tra i dirigenti del sindacato.
– La Cisl sostiene di non condividere appieno le ragioni dello sciopero e ritiene che ci siano altre modalità per far sentire la propria voce al governo.
– Questa rottura tra i sindacati si aggiunge a una già difficile situazione sindacale in Italia.
– Negli ultimi anni, i sindacati hanno visto una diminuzione dell’adesione e una crescente sfiducia da parte dei lavoratori.
– Questa divisione tra i sindacati potrebbe indebolire ulteriormente la loro capacità di influenzare le politiche governative.
– Nel frattempo, la protesta della Cgil e della Uil continua con grande determinazione.
– I manifestanti si sono radunati presso la piazza del Popolo a Roma per rivendicare i loro diritti e chiedere un cambiamento nelle politiche economiche e sociali del governo.
– La piazza è stata riempita da circa 60.000 persone, dimostrando la forza e l’unità del movimento sindacale.
– I leader sindacali, indossando le felpe dei rispettivi sindacati, hanno promesso di continuare la protesta fino a quando il governo non li ascolterà e darà loro risultati concreti.
– La Cgil e la Uil hanno sottolineato l’ampia partecipazione e adesione alla protesta, rappresentando una voce significativa dei lavoratori italiani.
– Tuttavia, il vicepremier Matteo Salvini ha minimizzato l’importanza dello sciopero, definendo coloro che vi partecipano una “esigua minoranza”.
– Salvini ha sostenuto che milioni di italiani hanno continuato a muoversi liberamente senza aderire allo sciopero.
– Nonostante queste critiche, i sindacati rimangono determinati e insistono sulla necessità di modificare le politiche del governo.
– La legge di Bilancio, in particolare, viene criticata per le “porcherie” contenute e i sindacati chiedono una revisione delle politiche sulle pensioni, la sicurezza sul lavoro, il fisco e i condoni.
– La mobilitazione continuerà anche in altre città italiane, come Firenze, Perugia, Ancona e Campobasso.
– Gli scioperi colpiranno il settore dei trasporti per 4 ore e il settore pubblico per 8 ore, inclusi scuole, sanità e servizi postali.
– Inoltre, sono previsti altri scioperi in diverse regioni italiane per le prossime settimane, come il 20 novembre, il 24 novembre, il 27 novembre e il 1 dicembre.
– Nel pomeriggio, l’adesione agli scioperi nel settore pubblico è stata del 5,5%.
– La Commissione di garanzia sugli scioperi ha inviato la documentazione relativa allo sciopero della Cgil e della Uil alle commissioni Lavoro e Trasporti della Camera dei Deputati.
– Nel frattempo, si sta profilando una rottura tra la Cisl e gli altri sindacati riguardo allo sciopero, segnalando ulteriori tensioni nel movimento sindacale italiano.

“Prone to fits of apathy. Devoted music geek. Troublemaker. Typical analyst. Alcohol practitioner. Food junkie. Passionate tv fan. Web expert.”