Il ministro delle Imprese Urso ha annunciato l’avvio del “trimestre anti-inflazione” a partire dal primo ottobre, con il coinvolgimento del sistema industriale e della grande distribuzione. L’obiettivo è contrastare l’aumento dei prezzi e fornire sostegno ai ceti meno abbienti.
Il settore dei beni di largo consumo ha approvato un accordo per fornire prodotti di prima necessità a prezzi calmierati fino al 31 dicembre, come pane, pasta, latte, saponi e shampoo. Le associazioni Unionfood, Centromarca, Federalimentare e Ibc hanno partecipato a una videoconferenza e hanno firmato l’accordo, rendendolo realmente efficace. In un’iniziale espressione di perplessità, le associazioni hanno presentato una lettera di intenti accolta dal ministro.
Le associazioni si impegnano a chiedere alle aziende di sviluppare iniziative di politica commerciale contro l’inflazione, rispettando la libera concorrenza e strategie aziendali. Il presidente di Centromarca e di Ibc hanno sottolineato l’importanza della lotta all’inflazione per il tessuto industriale del Paese. Le aziende che aderiscono all’accordo saranno riconoscibili dal bollino tricolore “Trimestre anti-inflazione” esposto in vetrina.
Si stanno valutando iniziative promozionali da adottare entro il 23 settembre, con flessibilità nel loro sviluppo. Inoltre, si lavora sulla manovra economica, con stime che indicano una revisione al ribasso delle iniziali previsioni di 25 miliardi per contenere il deficit. Tra le questioni in studio, l’estensione di Opzione Donna e gli adeguamenti di Ape social e Quota 103. Si valuta anche l’eliminazione del requisito dei figli per anticipare il pensionamento femminile a 58 anni con ricalcolo contributivo dell’assegno.
Il ministro Urso ha dichiarato che il governo sta affrontando la questione delle bollette e l’aumento dei prezzi dei carburanti, con l’obiettivo di fornire sostegno ai ceti meno abbienti. Tali misure mirano a garantire una maggiore equità sociale e a contrastare gli effetti negativi dell’inflazione sulla popolazione.

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