“La segnalazione di Greta Squillace riapre il dibattito sulla mercificazione delle donne, suscitando l’attenzione e il malcontento di molti. Tutto è iniziato con la diffusione di una foto sconvolgente: un orinatoio a forma di bocca di donna nelle palestre McFit a Torino. L’immagine ha scatenato una serie di polemiche sui social media, che si sono rapidamente diffuse in tutto il Paese.
L’oggetto controverso, chiamato Kisses, è stato creato dall’artista olandese Meike van Schijndel nel lontano 2000. Tuttavia, non è la prima volta che suscita critiche: negli Stati Uniti, in passato, l’Organizzazione nazionale per le donne aveva già manifestato il proprio dissenso nei confronti di tale oggetto. Questo recente caso ha riaccenduto il dibattito sulla mercificazione del corpo femminile, che da tempo fa discutere l’opinione pubblica.
Di fronte a questa situazione, diversi politici hanno invitato alla protesta e al boicottaggio della catena multinazionale. Alcuni esponenti politici, invece, hanno chiesto la rimozione immediata dell’oggetto e condannato coloro che lo difendono. La questione si inserisce in un contesto più ampio, in cui si sono verificati altri episodi simili di mercificazione del corpo femminile che hanno sollevato dibattito e indignazione.
L’interesse intorno a questa vicenda non si è limitato solo ai social media, ma si è esteso anche ai media locali, che hanno dato ampio spazio al dibattito. Inoltre, per rimanere costantemente aggiornati sulle notizie di Torino e del Piemonte, è possibile iscriversi alla newsletter del Corriere Torino.
La segnalazione di Greta Squillace sulla mercificazione delle donne ha scosso l’opinione pubblica e riportato all’attenzione il dibattito su questi temi sensibili. L’oggetto Kisses nelle palestre McFit si conferma essere una fonte di divisione, generando controversie che si diffondono velocemente sui social media. Mentre politici e attivisti invitano al boicottaggio e chiedono la rimozione dell’oggetto, il dibattito si intensifica e coinvolge anche i media locali. Per restare al passo con gli sviluppi su questa vicenda e sulle notizie di Torino e del Piemonte, è possibile iscriversi alla newsletter del Corriere Torino.”

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