“Il Partito Comunista Cinese accusato dagli Stati Uniti di inserire codici informatici malevoli nelle reti militari”
Gli Stati Uniti hanno recentemente sollevato gravi accuse nei confronti della Cina, affermando che il Paese avrebbe inserito codici informatici malevoli nelle reti militari americane. Secondo fonti dell’intelligence e del Pentagono, gli hacker cinesi, presumibilmente operanti per conto dell’Esercito popolare di liberazione e del Partito comunista cinese, avrebbero mirato alle reti che regolano i sistemi di comunicazione e le forniture d’acqua delle basi militari degli Stati Uniti in tutto il mondo.
L’obiettivo principale di questi codici malevoli sarebbe quello di disturbare le operazioni militari americane in caso di conflitto, con una particolare attenzione rivolta a Taiwan. Secondo gli esperti, il “malware” individuato rappresentava una vera e propria “bomba a orologeria”, in grado di ostacolare le operazioni militari e il ripristino di servizi essenziali in caso di interruzioni improvvisi.
Tuttavia, l’impatto di questi attacchi sarebbe stato ancora più esteso, coinvolgendo non solo le basi militari, ma anche le abitazioni e le attività dei cittadini americani. Le prime segnalazioni di allarme sono state rilevate a fine maggio, quando Microsoft ha individuato un codice informatico sospetto nel sistema di telecomunicazioni di Guam e in altre aree degli Stati Uniti.
Non si tratta di un episodio isolato, ma piuttosto di un piano di sabotaggio che sarebbe in funzione da almeno un anno, secondo più di una dozzina di esperti. Non solo gli Stati Uniti sono stati presi di mira, ma diversi altri Paesi alleati hanno subito attacchi informatici da parte degli hacker cinesi.
La scoperta di questa operazione ha spinto l’amministrazione Biden a organizzare una serie di riunioni nella Situation Room della Casa Bianca per discutere delle misure da adottare al fine di contrastare questa minaccia. I membri del Congresso sono stati informati di questa situazione da mesi, evidenziando la gravità del problema.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono già tesissime su numerosi fronti, e questo nuovo episodio rappresenta solo un ulteriore elemento di tensione. Sarà necessario un coordinamento internazionale e una stretta collaborazione tra gli Stati interessati per affrontare questa minaccia informatica sempre più ricorrente e per proteggere le infrastrutture critiche da attacchi simili in futuro.

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